Per sua natura la Fondazione Casa Lucca è espressione di un partenariato: si costituisce infatti come fondazione di partecipazione con una partnership pubblico-privata finalizzata alla realizzazione di interventi, servizi e attività inerenti l’abitare sul territorio provinciale. La sinergia tra questa pluralità di soggetti è ritenuta strategica ai fini della sperimentazione di azioni innovative e condivise che possono contare su risorse umane competenti e specializzate nonché sulla capacità di intercettazione di risorse economiche a supporto e integrazione degli interventi e delle azioni implementate.

Queste relazioni si sono tradotte concretamente in protocolli e convenzioni sia con i soggetti pubblici che con i soci del privato sociale, in funzione dei diversi campi di azioni caratteristici di ciascuno rispetto alle azioni implementate. L’azione della Fondazione rappresenta quindi un’azione di rete che si svolge, ad oggi, prevalentemente sul territorio provinciale.

Le relazioni con i soggetti del terzo settore hanno inoltre permesso alcune progettualità trasversali e vitali per la Fondazione. E’ il caso della gestione dei progetti regionali e nazionali di Servizio Civile attraverso il Centro Nazionale del Volontariato; l’accoglienza di ragazzi in stage nell’ambito di corsi di formazione professionale in ambito sociale, così come lo svolgimento di attività formative attraverso Agenzie Formative del terzo settore, o la progettazione condivisa su progettualità regionali che necessitano di immobili o terreni, ad esempio il caso degli Orti sociali in siti di proprietà o gestiti da FCL.

Molto sono le collaborazioni “sul campo” con le realtà locali dell’associazionismo che in qualche modo si fanno carico di particolari soggetti come anziani, stranieri, minori, o di particolari tematiche come la povertà, lo sport, la discriminazione, ecc.

L’attenzione alle altre esperienze toscane e nazionali è per la Fondazione un punto cardine della propria attività che si sostanzia nella partecipazione a convegni, seminari e nell’adesione a tavoli e gruppi di lavoro o coordinamento sulle politiche abitativa. Tra queste si evidenzia l’adesione alla rete della Fio.PSD (Federazione italiana organismi delle persone senza dimora).

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